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COS’È IL BULLISMO

Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica e continua prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito “bullo2 (o da parte di un gruppo. il “branco”), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la “vittima”.

Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno, uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o più compagni.

Non si fa quindi riferimento ad un singolo atto, ma a una serie di comportamenti portati avanti ripetutamente, all’interno di un gruppo, da parte di qualcuno fa o dice cose per avere potere su un’altra persona.

Il termine si riferisce al fenomeno nel suo complesso e include i comportamenti del bullo, quelli della vittima e anche di chi assiste (gli “spettatori”).

È possibile distinguere tra bullismo diretto (che comprende attacchi espliciti nei confronti della vittima e può essere di tipo fisico o verbale) e bullismo indiretto (che danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, attraverso atti come l’esclusione dal gruppo dei pari, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul suo conto, il danneggiamento dei suoi rapporti di amicizia). Quando le azioni di bullismo si verificano attraverso Internet (posta elettronica, social network, chat, blog, forum), o attraverso il telefono cellulare si parla di cyberbullismo.

COS’È IL CYBER-BULLISMO

Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.

Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media. Alcuni di essi sono: telefonate, messaggi (con o senza immagini); chatsocial network (Whatsapp, Facebook), siti di giochi online, forum online.

Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano atti di cyberbullismo sono molte. Alcuni esempi sono:

  • pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari, mail, social network;
  • postando o inoltrando informazioni, immagini o video imbarazzanti (incluse quelle false);
  • rubando l’identità e il profilo di altri, o costruendone di falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima;
  • insultando o deridendo la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media;
  • facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un qualsiasi media.

Cosa fare se ne sei “vittima”:

  • non rispondere a messaggi, mail o post molesti o offensivi nei tuoi profili sui social network.
  • se messaggi o post sui tuoi profili ti infastidiscono cancellali, bloccando la persona che te li ha inviati (per vedere come bloccare, consulta le sezioni “privacy”).
  • salva i messaggi che ricevi prendendo nota del giorno e dell’ora in cui arrivano (se chat, salva la cronologia) e avvisa la Polizia Postale, inoltre chidine la rimozione ai gestori dei social.
  • a seconda di dove ricevi le minacce, cambia nickname, o numero di cellulare o l’indirizzo mail.
  • se qualcosa che avviene online ti infastidisce o se qualcuno invia minacce o proposte strane (o fa stare male un tuo amico), parlane con un adulto di cui ti fidi.

I NOSTRI CONSIGLI

  • Parlane con la tua famiglia
  • Racconta ad un adulto di fiducia (insegnante, dirigente – se hai paura chiedi a un amico di accompagnarti) o ai BULLIZIOTTI della tua scuola (o imbuca una segnalazione anonima nella BULLIBOX) quello che ti è successo o ti sta succedendo.
  • Parlane sempre, non isolarti e ricordati che coloro che esercitano prepotenza nei tuoi confronti lo fanno perchè a loro volta sono degli insicuri e delle persone problematiche ed hanno bisogno di attirare l’attenzione su di sè in modo squilibrato. Non sei tu ad essere sbagliato ma sono i prepotenti che sbagliano. Non ti devi vergognare di ciò che ti accade, anzi devi reagire e magari cercare di aiutare coloro che sono vittime come te di atti di bullismo cercando di capire come risolvere il problema insieme.
  • Parlane, parlane, parlane! Chiedi aiuto: tu hai il diritto di essere sereno e felice!
  • SEGNALA ogni episodio al nostro “DAD – Digital Antibullying Desk”!

Al primo insorgere di qualche azione…

  • Quando il bullo vuole provocarti fai finta di niente e allontanati.
  • Se vuole costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi con un “NO” deciso guardandolo negli occhi.
  • Se gli altri pensano che hai paura del bullo e stai scappando da lui, non preoccuparti.
  • Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o piangi.
  • Se ti provoca, cerca di mantenere la calma, non farti vedere spaventato o triste. Senza la tua reazione il bullo si annoierà e ti lascerà stare
  • Quando il bullo ti provoca o ti fa del male, non reagire facendo a botte con lui. Se fai a pugni, potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato per primo.
  • Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare. Al momento lasciagli pure prendere ciò che vuole però poi raccontalo subito ad un adulto.
  • Fai capire al bullo che non hai paura di lui e che sei più intelligente e spiritoso. Così lo metterai in imbarazzo e ti lascerà stare.
  • Molte volte il bullo ti provoca quando sei da solo. Stai vicino ad adulti e a compagni che possono aiutarti, non si avvicinerà.
  • Per non incontrare il bullo puoi cambiare la strada che fai per andare a scuola.
  • Durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti; utilizza i bagni quando ci sono altre persone.
  • Ogni volta che il bullo ti fa del male scrivilo sul tuo diario, ti aiuterà a ricordare meglio come sono andate le cose.
  • Subire il bullismo fa stare male. Parlane con un adulto di cui ti fidi, con i tuoi genitori, con gli insegnanti, con il tuo medico. Non puoi sempre affrontare le cose da solo!
  • SEGNALA ogni episodio al nostro “DAD – Digital Antibullying Desk”!